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zaragoza


Scorcio della città dalla Torre del Pilar

    Ho visitato la capitale dell'Aragona d'estate e la scusa è stata andare a vedere la loro Expo nel 2008. Ma volevo tornare in Spagna ancora una volta, e ci sarei andato per qualsiasi altra ragione.
La Spagna ha qualcosa d'ipnotico: sarà che è l'unico posto in cui io sopporto il caldo, sarà che mi piace sentire le donne parlare quella lingua, sarà che è il luogo in cui si sono incontrate razze e culture contrastanti, sarà che sono messi meglio di noi in quasi tutto quello che mi viene in mente o sarà che sono qui di fianco.

J.B. Martínez del Mazo, Vista de Zazagoza (1647, Museo del Prado, Madrid)


La cyudad
  La città di Zaragoza è in mezzo a quello che una volta (ma neanche poi tanto) era solo deserto, in un ansa del fiume Ebro. Una bella sfida, sia per i Romani che nel 25 a.C. ci misero una colonia, che per tutti quelli che nel medioevo se la contesero, fossero stati arabi o cristiani. Sta di fatto che nel XX secolo è una città importante, al centro di un importante nodo di comunicazione tra Barcellona e Madrid, collegata da un treno ad alta velocità (quella vera, che in novanta minuti copre la stessa distanza che c'è tra Milano e Riccione) e un aereoporto a 10 km dal centro città con collegamenti in tutta Europa.
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Girare per la città a piedi è un piacere, ma anche prendere un autobus o un taxi è gratificante sopratutto per l'esiguo costo.
Alcuni autobus, inoltre, usano l'idrogeno come combustibile: lo stesso che i ministri italiani credono si possa usare solo nei romanzi di fantascienza.

   


Particolari di monumenti che si affacciano sulla piazza principale di Zaragoza: fronte della Basilica de Nuestra Senora del Pilar, angolo del Paseo de Echegaray y Caballero e particolare dell'orologio sulla torre della Cattedrale.

Le calle di Zaragoza hanno la luminosità tipica delle città latine; deve essere per via del roseo biancore dei marmi antichi dei monumenti che si intravedono di lontano, o per il riverbero del sole nel deserto. Alba e tramonto fanno giochi strani alle ombre: sembrano meno tetre.
Le calle quasi concentriche che partono dalla Piazza del Pilar, ti portano piano piano verso l'esterno, dove corre ordinata la civiltà moderna. Ma nelle calle antiche tutto è tranquillo, a qualsiasi ora del giorno si passeggi, e sembra in alcuni punto di essere tornati indietro nel tempo.
Solo nei locali, a volte aperti tutta la notte, si scatena la bolgia; ma nulla traspare fuori dalla porta gelosamente custodita da nerboruti buttafuori.
Tranquillità è la parola d'ordine di Zaragoza.

Piazza de La Seo, sulla quale si affacciano i monumenti più interessanti della città, dal gotico al rinascimentale.   Un'altro scorcio della Cattedrale cristiana fondata nell'XI sec., ricostruita quasi del tutto in stile gotico a partire dal 1316 e terminata nel 1550
   
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La Expo
  Dal 14 giugno al 14 settembre 2008 la città è stata sede dell'Expo 2008 il cui tema è stato "Acqua e sviluppo sostenibile". Più di 100 paesi sono stati ospitati nei 25 ettari della manifestazione a 2 km e 5 euro di taxi dal centro della città.
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© 2008 by Giorgio Ginelli per testi e immagini.